lunedì 30 aprile 2012

Recensione: Lo specchio delle fate di Jenna Black


Lo specchio delle fate
Jenna Black
Newton Copton Editori
€ 9,90
236 pg

Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta. 


Lo specchio delle fate è il primo volume di una nuova trilogia che vede per protagonista i fae, che nell’aspetto fisico mi ricordano tanto gli elfi del Signore degli anelli, ma la loro mitologia è quella della letteratura britannica. Ritroviamo infatti Avalon, una piccola cittadina della moderna Gran Bretagna a cavallo tra il mondo moderno e il regno di Faerie in cui coesistono i fae e gli umani. Inoltre i fae si dividono in due corti Seelie e Unselie e le loro regine non sono altro che Titania e Mab. A chi conosce un pò i racconti delle fate questi nomi non suoneranno nuovi.
I lettori a cui è diretta questa nuova serie sono adolescenti, infatti la protagonista è Dana una ragazza di sedici anni che si trova ad avere a che fare con un problema che crede insormontabile, l’alcolismo della madre, e stanca di affrontarlo scappa dal padre finendo in guai ancora più grossi. A differenza di molte altre eroine Dana non è completamente all’oscuro della sua condizione, sa che per metà è fae, e che suo padre, un pezzo grosso della comunità magica, risiede ad Avalon, ed è lì che decide di scappare. Imparerà presto che i problemi non si risolvono con la fuga e che lasciare la strada vecchia per quella nuova non è la soluzione più saggia.

Recensione: La damigella d'onore di Jane Costello


La Damigella d'onore
Jane Costello
Mondadori (Oscar bestseller emozioni)
€ 9,50
378 pg

Evie, giornalista ventisettenne, non ha ancora incontrato la persona giusta e si ritrova regolarmente a fare da damigella all'amica di turno, sempre più fortunata di lei in amore. Cerimonia dopo cerimonia, Evie inizia a convincersi di non essere destinata alle gioie della vita coniugale. Le cose sembrano cambiare quando tra gli invitati a un matrimonio compare Jack, l'uomo più attraente e affascinante che abbia mai visto. Peccato che lui esca con una delle sue più care amiche, Valentina: che sia l'ennesimo abbaglio, o questa volta toccherà davvero a Evie indossare l'abito bianco? Tra amicizie, avventure e amori, i sogni delle trentenni di oggi raccontati con humour e spregiudicatezza.

La damigella d’onore fa parte del genere Chick Lit (letteratura per pollastrelle) ed è rivolto ad un pubblico femminile dai venticinque anni in su, single, che crede ancora nell’amore e spera nel lieto fine. La protagonista Evie ha ventisette anni e si trova a dover affrontare l’ardua prova di partecipare come damigella a ben quattro matrimoni, di cui uno della propria madre. Potrà sopravvivere? Tra un ricevimento e l’altro, le prove degli abiti, un addio al nubilato con sorpresa fosforescente e ex-fidanzati fissati con la gomma riuscirà ad accompagnare tutte le spose all’altare ed a realizzare anche lei il sogno della sua vita: innamorarsi.

Recensione: Sanctuary



Sanctuary
Aa. Vv.
Asengard Edizioni
€ 15,00
320 pg

Sanctuary è una città sterminata, dai mille angoli e dai mille misteri, della quale non si vedono i confini. 
Una metropoli dagli innumerevoli volti e dagli altrettanti passati, che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Un luogo dove si intrecciano storie di persone normali ed esseri soprannaturali, chiamati diversi e reietti, perseguitati dalla Loggia e costretti a vivere nell’ombra. 
Sanctuary è una città dove è facile incontrare streghe metropolitane che svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.
Sanctuary è molte voci in una sola: è tante menti e tante memorie raccontate in un unico, magico libro.

Sanctuary è un’antologia di racconti fantasy di tredici diversi autori italiani pubblicata dalla piccola casa editrice Asengard i cui ricavati sono devoluti in beneficenza. Il filo comune dei racconti è la città dove sono ambientati, Sanctuary, una metropoli in cui passato e futuro si mescolano, dove all’ombra dei grattacieli vivono i reietti della società e affianco agli umani puoi trovare ogni genere di creatura fantasy che si può immaginare, streghe, vampiri, licantropi, angeli, diavoli, gnomi, troll, goblin ecc. Sulla città e i suoi abitanti incombe la Loggia un’organizzazione con molti segreti.
L’inizio di ogni fine e La fine di ogni inizio di Luca Azzolini sono rispettivamente il racconto introduttivo e conclusivo dell’antologia. Il loro scopo è quello di condurci nel mondo di Sanctuary e di perderci nelle sue strade e nei suoi abitanti. E giunti alla fine riprendere le fila dei racconti per lasciarci sospesi in questo universo che sta pian piano sta cambiando.

martedì 17 aprile 2012

Prossima uscita: Il fuoco e la rosa di Rae Carson

Ecco un'altra serie che attendevo con ansia Fire and Thorns di Rae Carson:

Elisa è la Prescelta. Il giorno del suo sedicesimo compleanno in segreto ha sposato un re. Un re il cui regno è in rivolta. Un re che va in cerca della Prescelta. E non è l'unico. Crudeli nemici le danno la caccia a sua insaputa. Un ribelle sfrontato e deciso, poi, pensa che Elisa potrebbe essere la salvatrice del suo popolo, e la guarda come mai nessun uomo prima. Presto non sarà solo la sua vita a essere in pericolo, ma il suo cuore e la sua anima.

Il primo volume è in uscita per Mondadori in questi giorni con il titolo "Il fuoco e le rosa" al posto di "The girl of fire and thorns", al costo di 17,00 €. Onestamente penso che il titolo e il prezzo siano il male peggiore (anche se in piena crisi economica le case editrici non sono molto comprensive con noi "poveri" lettori), vi mostro lo scempio della copertina a confronto con quella originale.

   


Certo anche l'edizione americana non è straordinaria ma sempre meglio della versione "Xena principessa guerriera" di quella italiana, almeno rispecchia la trama della serie. Infatti Elisa è la prescelta perchè fin dalla nascita nel suo ombelico è incastonata una pietra, la pietra degli dei, che conferisce grandi poteri, una cosa che succede ogni cento anni (meno male penso io perchè la cosa mi lascia perplessa e un pò disgustata). Non so quando acquisterò il libro ma spero che non mi deluda visto che la copertina mi ha fatto passare la voglia di leggerlo!!!!

Comunque, ai posteri l'ardua sentenza!!!


lunedì 16 aprile 2012

Recensione: Hunger games di Suzanne Collins


Hunger Games
Suzanne Collins
Mondadori (Chrysalide)
€ 14,90
376 pg


Quando Katniss si offre volontaria per gli Hunger Games sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È un reality show organizzato dal governo con una sola regola: nell’Arena uccidi o muori.
Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience. Katniss non permetterà che ci vada la sua sorellina e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Ma ci riuscirà a costo dell’amicizia e dell’amore?



“Signore e signori, che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!”

Da dove cominciare?
In un futuro post-apocalittico che non definirei troppo lontano, nel Nord America è sorta una nazione nota con il nome di Panem, suddivisa in distretti, chi ricchi e opulenti, chi poveri e degradati, con al centro Capitol City, sede del potere e dell’oligarchia. Ogni anno da ogni distretto vengono estratti due ragazzi tra i dodici e i diciotto anni per sfidarsi in un reality all’ultimo sangue. L’ultimo che riuscirà a sopravvivere alla fame, alle calamità, agli avversari sarà il vincitore. Questo “gioco” servirà da monito a tutti coloro che avvertono il desiderio di ribellarsi al potere di Capitol city. Katniss fa parte del distretto 12 e si offrirà volontaria nel momento in cui verrà estratto il nome di sua sorella. Nell’arena cambierà il corso del suo destino e di tutti coloro che la osservano.
Fin dal suo acquisto sapevo di trovarmi di fronte ad un libro straordinario grazie ai numerosi consensi riscossi sia in rete che nelle classifiche di vendite (non a caso a giorni uscirà il film) ma non sapevo quanto finchè non ho cominciato la lettura.

mercoledì 11 aprile 2012

Recensione: Il bacio della sirena di Tera Lynn Childs


Il bacio della sirena
Tera Lynn Childs
Tre60
€ 9,90
286 pg


Lily Sanderson ha diciassette anni e vive con la zia nella piccola città di Seaview. Adora trascorrere il tempo libero con le amiche e parlare al telefono mentre si rilassa nella vasca da bagno ma, ogni volta che si trova di fronte a Brody Bennett, il bellissimo capitano della squadra di nuoto della scuola, lei entra nel panico. Il motivo è molto semplice: Lily è perdutamente innamorata di lui. Da sempre. Come da sempre, invece, odia il suo incubo quotidiano, Quince Fletcher, l'invadente vicino di casa che sembra non avere niente di meglio da fare che renderle la vita impossibile. Lily, però, custodisce un "piccolo" segreto: è una sirena, nata dalla relazione tra la madre umana morta quando lei era ancora una bambina - e il re di Thalassinia, meraviglioso mondo sottomarino dove la ragazza potrà tornare al compimento dei diciotto anni. Con il giorno del suo compleanno alle porte, Lily decide quindi di fare il grande passo, e il Ballo di Primavera organizzato dalla scuola è l'occasione perfetta per mettere in pratica il suo piano: baciare Brody per legarsi indissolubilmente a lui con un incantesimo. Tuttavia la situazione le sfugge ben presto di mano: per una serie di sfortunate coincidenze, infatti, quella sera la sirena bacia il ragazzo sbagliato...

Questo libro è rivolto principalmente ad un pubblico particolarmente giovane e soprattutto che abbia adorato il film della Sirenetta della Disney, perché in ogni pagina a si respira l’atmosfera del film. La protagonista è Lily, figlia di un’umana e un tritone, o meglio il re del regno di Thalassinia che si trova nelle profondità dell’oceano. Dopo un’infanzia felice in un castello, che, da come viene descritto, ricorda molto quello di Ariel (la Sirenetta), decide di trascorrere l’adolescenza sulla terraferma a casa della zia, sorella della madre morta quando lei era ancora in fasce. Sulla sua scelta avrei qualcosa da obiettare, ma come cresci in un paradiso oceanico come principessa e decidi a quindici anni, età ingrata, di passare gli anni più difficili per una donna in un liceo??? La vita scolastica, in cui la principessa oceanica diventa una sfigata con un gusto orrendo nel vestire, viene addolcita dalla cotta che si prende per Brody, ragazzo d’oro del liceo, ma per un rimescolamento delle carte finisce per portare sul fondo dell’Oceano al cospetto dell’augusto padre come futuro marito Quince, vicino di casa e odiatissimo nemico-amico. Per chi ha un po’ di dimestichezza con questo genere di storie è facile intuire il finale.

Recensione: I love mini shopping di Sophie Kinsella


I love mini shopping
Sophie Kinsella
Mondadori (numeri primi)
€ 13,00
384 pg

Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di «Miiiio!», e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. E, messa alle strette, deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi... I love mini shopping è un fuoco di fila di gag e situazioni esilaranti in cui ancora una volta Becky trionfa grazie alla sua carica di verve, incoscienza e simpatia.

Per chi non conoscesse la serie I love shopping ecco un breve riassunto di tutti e cinque i volumi precedenti. Becky Blomwood è afflitta da shopping dipendenza, incapace di resistere al richiamo delle carte di credito, le prosciuga fin oltre il limite al fine di possedere oggetti di cui dimentica l’esistenza dopo circa tre secondi. In questa corsa sfrenata allo shopping si fidanza (con Luke, un bel tipo se non fosse così ossessionato dal lavoro), va a vivere a New York poi ritorna a Londra, si sposa, scopre di avere una sorellastra e rimane incinta, tutto questo finendo sempre per cacciarsi in una serie interminabile di guai e complicate situazioni, uscendone alla fine per il rotto della cuffia. Questo libro, il sesto della serie, non fa eccezione. Becky Brandon (nata Blomwood) è alle prese con la piccola Minnie, la figlia, che sembra avere ereditato la passione per la possessione della madre, un marito con il naso infilato costantemente in un BlackBerry e impegnato a risolvere l’ennesima crisi lavorativa a cui organizzare una festa di compleanno a sorpresa, la ricerca di una casa in cui vivere per poter finalmente lasciare la casa paterna con buona pace dei genitori di lei. Tutto ciò in piena crisi economica. Il personaggio di Becky, che nel primo libro mi faceva sorridere con la sua noncuranza e la mancanza di rispetto per il denaro e i direttori di banca e agenzie di credito, libro dopo libro mi è diventato decisamente antipatico. Come è possibile che ogni volta riesca a cacciarsi in situazioni via via sempre più improbabili per poi trovare qualcuno sempre pronto ad aiutarla a venirne fuori? Possibile che nessuno riesca a porle un freno? Arrivata al sesto volume una riflessione è stata d’obbligo: perché se mi sta così antipatica continuo a leggere le sue avventure? Quindi ho esaminato più a fondo il personaggio di Becky ed il perché riesca in un modo o nell’altro a cavarsela, soprattutto con l’aiuto di amici da cui è sempre circondata. Possibile che a nessuno sia ancora venuta voglia di strozzarla?