mercoledì 17 giugno 2015

Recensione: I cento colori del blu di Amy Harmon


I cento colori del blu
Amy Harmon
Newton Compton Editore
€ 9,90
379 pg

Tutti a scuola conoscono Blue Echohawk. Abbandonata da sua madre quando aveva solo due anni, Blue non sa se quello sia il suo vero nome né quando sia davvero il suo compleanno. Ma ha imparato a fuggire il dolore con atteggiamenti da ribelle: indossa sempre vestiti attillatissimi e un trucco pesante. E soprattutto il sesso è il suo rifugio, un gioco per dimenticare tutto, per mettere sotto chiave le sue emozioni. A scuola poi è un caso disperato. Eppure il suo nuovo insegnante di storia, il giovane Darcy Wilson, non la pensa così: Darcy crede in lei, e sa che Blue ha bisogno di capire chi sia prima di trovare un posto nel mondo. E così la sprona a guardarsi dentro e a ripercorrere il passato, a scrivere la sua storia, a dar voce alle sue emozioni. Tra i due nasce una grande amicizia, e forse, a poco a poco, qualcosa di più: un sentimento forte, travolgente, a cui ciascuno dei due tenta in tutti i modi di resistere...

Un meraviglioso uccello azzurro volteggia tra i corridoi di una scuola superiora americana, con i suoi capelli neri, gli occhi blu e i jeans attillati come una seconda pelle, attira i maschi alla ricerca di un corpo che le dia calore. Nel suo volteggiare un giorno approda nell’aula del signor Darcy, saltato fuori direttamente da un romanzo di Jane Austen,  inglese con una famiglia importante e rumorosa alle spalle, ed una missione: insegnare la storia e con essa le gesta di uomini e donne che l’hanno segnata. Questa è la storia di Blu, un uccellino caduto da un nido che imparerà a volare.
Da tempo immemore questo libro riposava nella mia libreria perché, a causa della mia cattiva abitudine di leggere random e spoilerarmi i finali, pensavo che forse questo libro non sarebbe stato un granchè. Errore madornale dovuto ad una pessima abitudine.
Perché non si può arrivare alla conclusione di un libro, al suo finale, senza aver compiuto il viaggio attraverso la storia che racconta, quindi complice una lettura a due ho iniziato a leggere e subito sono rimasta travolta dalle emozioni che questo libro ha saputo trasmettermi, dalla storia così ricca di sfumature e avvenimenti, da una ragazza che ha saputo trascinarmi in un vortice di blu. Questo libro non narra una storia d’amore, anche se questa è presente per buona parte del testo, ma narra di Blu che, da piccolo merlo scacciato dal nido, si è trasformato in un uccello azzurro per abbagliare, travolgere, attirare l’attenzione sulla sua presenza ma senza permettere agli altri di scorgere la sua essenza, per poi diventare un falco capace di volare al di là vette più alte. Il titolo è pienamente calzante anche se all’inizio può sembrare sconcertante, ma ancora meglio è quello originale Different Blu, infatti in questa storia ritroviamo dappertutto questo colore nelle sue cento sfumature e accezioni. All’inizio siamo avvolti dall’azzurro scolorito e dal blu intenso dei jeans che Blu è solita indossare anche se li odia profondamente, ma necessari a mostrare agli altri quello che vogliono vedere, una bellissima ragazza in abiti provocanti e succinti che non si fa pregare per passare qualche ora in compagnia, capace di buttare la sua vita via in pochi attimi; ma nel suo animo Blu soffre profondamente per l’abbandono di una madre che non ha mai conosciuto e di un padre adottivo scomparso troppo presto che le ha trasmesso l’amore per l’intaglio del legno.
Infatti solo davanti al grezzo materiale Blu è veramente se stessa, dalla massa informe riesce a scorgere la vera forma che si cela al suo interno ed a tirarla fuori a colpi di pialla e scalpello, sega e lima, per poi verniciarla e lucidarla fino a farla brillare. Così il professore Wilson Darcy, scorge in Blu la sua vera forma, la bambina spaventata nascosta dietro la finta pelle luminosa e abbagliante ed inizia insieme a  lei il percorso per farla emergere. Il grigio blu di profondi occhi inglesi che seguono ogni mossa e vegliano sul  piccolo merlo mascherato con le splendide piume dell’ uccello azzurro; un merlo alla ricerca di un nido  che gli viene offerto da quegli occhi buoni, e con esso un rifugio, affetto, attenzioni e un amore che vuole sbocciare ma viene tenuto nascosto. Celeste come le uova del merlo, uova che si schiudono quando la madre forse non è pronta a ricevere il piccolo, quando decide che quel nuovo uccellino non è per lei e deve lasciare il suo nido.
Il blu elettrico di un abito indossato per sentirsi bella in una serata importante e viene frainteso e offeso, insultato e odiato perché sembra rappresentare un passato ed una vita che non potrà mai tornare. L’azzurro leggero che viene usato per i bambini, per i fiocchi in maternità, per le copertine con gli elefantini che si tinge di rosa e di abbandono. Blu intenso come il cielo in cui il piccolo merlo finalmente conosce se stesso e scopre di poter volare come un falco che ha trovato un nido, una famiglia e un futuro, facendo pace con il suo passato. 
Amy Harmon ci racconta una storia toccante e che difficilmente si riuscirà a dimenticare con uno stile elegante e maturo, infarcendo il testo di metafore ed indizi nascosti che aiuteranno alla fine a conoscere i personaggi, non solo quelli principali ma anche secondari nella loro interezza, nei loro pregi e nelle loro debolezze, nella loro umanità. Una storia di abbandono e rinascita, di perdita e ritrovi, ma anche di amore, amore generoso ed egoista, amore nascosto ma che vuole buttarsi, di sentimenti che aiutano a crescere, sentire e vivere.

Voto: "mi dipingevo le mani e la faccia di blu"

7 commenti:

  1. Che bello qui! Ti seguo e continuo a sbirciare. Mi daresti un consiglio? Ti aspetto da me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! benvenuta e molto carino il tuo blog, ti seguo anche io!

      Elimina
  2. Bellissima recensione, mi hai fatto venire ancora di più voglia di leggerlo *___* Della Harmon ho appena divorato Making Faces, e mi è piaciuto da morire, intenso e semplice allo stesso momento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi è stato consigliato Making Faces e dato che questo libro mi ha conquistato credo che cederò anche io!

      Elimina
  3. Bella recensione, adesso ho ancora più voglia di leggerlo! E costa anche così poco, appena 5,90€ nella nuova edizione... Mi sa che un pensierino ce lo farò :D

    RispondiElimina
  4. Ciao! Qualcosa per te qui :3
    http://illibroincantatodigiorgia.blogspot.it/2015/06/boomstick-award-2015.html

    RispondiElimina